Cause dell’umidità in cantina e soluzioni

In cantina, alla base del problema esistono 4 cause principali che possono agire distintamente o parzialmente insieme, a seconda dei casi. L’umidità è dunque distinta in:

  • Meteorica: è dovuta all’acqua piovana che bagnando la parete esterna penetra nella muratura anche per tutto il suo spessore; (nel caso delle cantine si deve aggiungere l’uso abuso delle acque di lavaggio)
  • Da condensa: si forma per la differenza di temperatura tra l’ambiente interno e la “parete fredda” per effetto della diversa conducibilità termica e porosità dei materiali. Si può però anche avere condensa di tubazioni sottotraccia;
  • Da infiltrazione: può dipendere dalla presenza di falde acquifere o da cause impreviste (rotture di tubazioni, fognature, ecc.);
  • Da risalita (o ascendente): proviene dal terreno (tipicamente falde freatiche) e risale nelle murature per capillarità.

 

Le prime tre cause sono episodiche, legate ad eventi stagionali e straordinari. L’umidità da risalita capillare è, invece, un fenomeno che si manifesta costantemente durante tutto il corso dell’anno ed interessa vastissime zone del nostro Paese.

La presenza di falda superficiale suggerisce l’intervento diretto sulla struttura, mentre gli interventi indiretti vengono adottati nei casi in cui l’alimentazione sia prevalentemente da acque superficiali disperse.
Caratterizzati da metodologie e quadri tecnologici ben precisi, gli interventi diretti sono attualmente preferiti a quelli indiretti affidati prevalentemente al buon senso ed all’inventiva dell’operatore.

Nel caso delle cantine non sono da sottovalutare gli interventi indiretti, in quanto molto sovente le cause sono da ricercare nell’acqua usata per i lavaggi e nella scarsa aerazione; pertanto prima di procedere al rifacimento di intonaci, taglio dei muri e/o iniezioni in resina (operazioni molto costose), è bene prestare attenzione a quanto
sotto meglio descritto.

Canaline di scarico

Nella maggior parte dei casi quella che noi crediamo sia risalita di umidità dovuta alla mancanza di barriera vapore e/o falda alta, in realtà è dovuta a:

  • Canaline di scarico in cemento nella maggior parte dei casi non rivestite (quindi molto assorbenti) e nella
    stragrande maggioranza dei casi poste a filo muro esterno (facilitando cosi la risalita di umidità sui muri stessi).
  • Tubazioni che nel 90% dei casi non sono inserite nello scarico ma scaricano l’acqua direttamente sul pavimento
    (il pavimento del piano terra e/o interrato si trova così inondato anche dalle acque usate ai piani superiori).

Soluzioni

In caso di rifacimento totale della pavimentazione (sbancamento) posizionare nuove condotte di scarico e posizionare pozzetti e/o canaline al centro del corridoio evitando così inutili accumuli di acqua contro le pareti.
Nel caso non si possano demolire i pavimenti esistenti sarebbe bene: 

  • ripristinare e rivestire le vecchie canaline in cemento con resine epossidiche / poliuretaniche;
  • rivedere le calate di scarico sostituendo quelle rotte e inserendo il tubo di scarico nel bicchiere posto a filo pavimento;
  • rivestire la pavimentazione e le pareti con resine epossidiche e/o poliuretaniche.

 

Verificare che le tubazioni di raccolta acque poste sotto il pavimento siano di Geberit e/o Pvc e non siano danneggiate. Per fare questa prova è necessario otturare un tratto di tubazione, riempire di acqua il tratto interessato e verificare che il livello non scenda.

Solo dopo aver adottato tutti questi accorgimenti si può passare alla fase successiva, ovvero adottare interventi diretti sulla struttura.

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